CARTAPESTA

Conosciuta e adoperata fin da epoche lontane in oriente e in alcune regioni europee, l’arte della cartapesta fu introdotta con probabilità a Lecce, da Napoli, nel corso del XVII secolo.

E’ soprattutto nel 700, grazie agli intensi rapporti con la città partenopea, che a Lecce si diffonde una notevole produzione della statuaria in cartapesta, ritenuta un originale espressione del cosiddetto” barocco minore”.

Tra la fine del 600 e l’ 800, quando nella stessa Lecce e nel Salento si sviluppa l’inconfondibile barocco locale, abati di prestigiosi ordini religiosi, priori di attive confraternite, prelati, nobili e borghesi commissionano a molti artigiani l’esecuzione di opere in cartapesta, soprattutto a carattere sacro.

La malleabilità e il basso costo della carta favorirono la diffusione di questo prodotto artigianale, su tutto il territorio.

Nel corso dei secoli XVIII-XIX e XX, operano a Lecce, ricevendo importanti commissioni e riconoscimenti, numerosi e raffinati cartapestai, dal poliedrico artista Mauro Manieri a Pietro Surgente, da Achille De Lucrezi ad Antonio Maccagnani, da Raffaele Caretta a Giuseppe Manzo, Giuseppe e Antonio Malecore, Angelo Capoccia e Luigi Guacci, solo per ricordarne alcuni.

Il Guacci impiantò nel capoluogo salentino il primo stabilimento industriale per la lavorazione della cartapesta.

Ancora oggi Lecce è conosciuta in tutto il mondo, per la presenza di questa pregevole arte.

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